Omelia_25 dicembre _ Natale del Signore

MESSA DEL GIORNO

In questo giorno celebriamo la terza Eucarestia del Natale, è sempre la preghiera della Colletta che ci introduce alla liturgia della Parola. Chiediamo a Dio Padre di “condividere la vita divina del Figlio Suo” perché siamo entrati in una vita nuova grazie “alla sua redenzione”. Per comprendere meglio ciò che attraverso la liturgia chiediamo è bene ritornare al gesto eucaristico dell’offertorio, noi poniamo qualche goccia d’acqua nel vino e questo ci dice che può far diventare tutto una cosa sola. La goccia dell’acqua è l’uomo che diventa una sola realtà con Dio. L’uomo povero essere è assunto dalla divinità, l’uomo sta nel cuore di Dio. Cosa apprendiamo del Natale? Che è in primo luogo una festa di gioia per la creazione, è festa del ringraziamento per la creazione tutta. “Dio ci ha mirabilmente creati” solo così ogni uomo può essere redento, solo perché è creato può assumere tutto l’universo, il messaggio della redenzione ci dice che noi tutti possiamo aprirci a Cristo, riscoprire la sua bellezza e riempirci della sua speranza. Il Signore si è rivolto a noi, Egli ci vuole bene, Egli si consegna a noi diventando un bambino. Questo bambino ricordiamo che è: “irradiazione della gloria di Dio e impronta della sua sostanza” anche noi allora raggiungiamo i pastori nella grotta di Betlemme per adorarlo. La prima lettura tratta dal profeta Isaia ci dona l’annuncio di liberazione operata da Dio verso Israele. “Come sono belli sui monti i piedi del messaggero di lieti annunzi che annunzia la pace, messaggero di bene che annuncia la salvezza che dice a Sion “Regna il tuo Dio”. Dio non è stato accantonato, riprende la piena regalità su Gerusalemme. Le sentinelle della città sentendo la voce del messaggero si mettono a cantare insieme la gloria del Signore. Le sentinelle hanno visto “con i loro occhi il Signore che torna a Gerusalemme”. Nel giorno Natalizio anche noi vediamo il Figlio di Dio fatto carne, è il Dio che regna su di noi, tutti lo vedranno con i loro occhi. Il Signore “Illumini gli occhi del nostro cuore, così comprenderemo meglio il suo Natale”. Il Vangelo di S. Giovanni ci dice che per mezzo di Gesù “Verbo del Padre tutte le cose sono state fatte” e senza di Lui neppure una delle cose create hanno consistenza. “Al di fuori di Cristo le cose non esistono sono pura apparenza, hanno un’unica finalità: donare gloria al Signore e prendere esistenza da Lui”. S. Giovanni ci ripete che dobbiamo accogliere Gesù che è nato per ricevere dalla sua pienezza grazia su grazia e dare al Signore la possibilità di porre la sua dimora in noi, di viverlo non solo come persone singole, ma come comunità, ciascuno per l’altro in una solidarietà piena e completamente rinnovata nel Signore. La luce di Betlemme illumini per sempre i nostri cuori.