Uno dei tre colli che caratterizzano il borgo di Brisighella è quello su cui sorge il Santuario della Madonna del Monticino. Luogo di devozione per l’intera vallata dove scorre il fiume Lamone, ma anche ottima meta per chi ama il turismo lento.
I quattro percorsi ad anello individuati si intersecano tra loro come i petali di un fiore, attorno alla chiesa e lungo i percorsi, prevalentemente su strade campestri e sentieri CAI. Nei punti di ristoro e accoglienza è possibile vidimare la credenziale di viaggio del pellegrino, da ritirare alla partenza presso la sede della Pro Loco di Brisighella, oppure da richiedere online.
Al termine di un percorso preparatorio lungo e non semplice – che ha visto la Parrocchia di S. Michele e la Diocesi di Faenza-Modigliana impegnate nel reperimento di ingenti risorse economiche e nell’ideazione di un progetto, affidato allo Studio Magaze Architetto – siamo recentemente giunti alla data ufficiale di inizio cantiere, il 17 Giugno scorso, appaltato all’impresa faentina CMCF. Sono quindi cominciati i preparativi per l’allestimento dei lavori per la messa in sicurezza e il ripristino della chiesa della Collegiata, preparativi effettuati tra il mese di Giugno e quello Agosto. Ad oggi, gli interventi effettuati sono i seguenti:
La delimitazione dell’area di cantiere, posizionata davanti ai locali della parrocchia in via Fossa, con un ingresso secondario da via Baccarini per il passaggio di mezzi più ingombranti;
2) Gli allacci per la fornitura elettrica e per l’acqua;
3) Il montaggio della gru (con un braccio di 40 metri) che servirà per la movimentazione dei materiali pesanti;
4) La demolizione del muro divisorio fra il cortile interno della canonica e l’area esterna del Circolo parrocchiale “G. Borsi”;
5) Il montaggio di alcuni sensori che serviranno per il monitoraggio della chiesa, al fine di distinguere i movimenti naturali dell’edificio dall’impatto determinato dai lavori; l’intervento principale sulla chiesa, ricordiamo, prevede lo scavo intorno ai muri esterni e l’impianto di pali che andranno a bloccare l’abbassamento dell’abside della Cappella del Crocifisso;
6) Tamponamenti effettuati nel muro esterno della Cappella stessa.