Omelia _ Domenica 17 Ottobre 2021 – XXIX Tempo Ordinario

TEMATICA SETTIMANALE “IL SERVIRE”

Nella preghiera che precede la liturgia della Parola chiediamo a Dio Onnipotente di: orientare verso di lui la nostra volontà, di servirlo con cuore sincero. Il salmo (95.7) ci indica come iniziare il nostro cammino verso il Signore: “Se ascoltate oggi la sua voce non indurite il vostro cuore” educhiamo noi stessi e il nostro volere ad una grande perseveranza nell’ascolto della Parola di Dio, sarà la Parola ad aprire il nostro cuore a scoprire la presenza nascosta di Dio in noi stessi. Ricordiamo che l’amore di Dio è la nostra vita e il nostro fine. La prima lettura è tratta dal libro del Profeta Isaia e ci presenta il quarto canto del servo del Signore, è la comunità che parla e annuncia il destino del servo, ma la rivelazione è nuova; le sofferenze sofferte non hanno altro scopo che la salvezza delle genti. Il servo sarà prostrato dai dolori, offrirà se stesso in espiazione, vedrà una discendenza e vivrà a lungo, per mezzo suo si compirà la volontà del Signore. S. Paolo nella lettera ai Romani nel cap. 3.25 riprende le parole del Profeta Isaia e parlando di Gesù dice che: “Dio lo ha prestabilito a servire come strumento di espiazione per mezzo della fede, nel suo sangue”. Ma attraverso di Lui noi troviamo la luce e la remissione dei peccati. “Il giusto mio servo giustificherà molti”. Ricordiamo che con il battesimo siamo chiamati ad essere “configurati” a Cristo e diventare con Lui una offerta gradita al Padre Celeste. Il nostro servizio è essere sempre accanto a Gesù servo, è offrire ogni giorno un sacrificio gradito a Dio; il percorso che ci conduce ad essere servi fedeli passa non solo nell’ascolto della Parola di Dio ma anche a proiettarci nel vivere il presente con tutto noi stessi. L’episodio del Vangelo si colloca in Giudea, dove una serie di domande consentono a Gesù di annunciare l’essenza del Regno di Dio. Due discepoli richiedono a Gesù di “sedere nella tua gloria, uno alla tua destra e uno alla tua sinistra”. Gesù risponde che sedere a sinistra o alla sua destra è “per coloro per i quali è stata preparato”. Gesù mostra ai discepoli un nuovo orizzonte, modifica il modo di comportarsi e di relazionarsi con gli altri, gli apostoli se vogliono diventare grandi devono imparare ad essere servi, e chi vuole essere primo sarà schiavo di tutti. Il servizio può infine giungere fino a bere il calice del sangue versato, al quale ogni discepolo del Maestro deve sempre attingere. Chiediamo in questa domenica missionaria che il Signore ci indichi la via dell’umiltà e ci doni l’abbondanza dello Spirito Santo per renderci veri servi della vita.