Da alcuni giorni in S. Michele è iniziata la novena in preparazione alla festa della B.V. del Monticino che celebreremo il 12 settembre 2021. Le misure anti Covid ci hanno suggerito di non rimanere nel Santuario per dare a coloro che vogliono pregare Maria di poterlo fare in sicurezza. Oggi alle 10.30 i ragazzi che hanno frequentato la quarta elementare riceveranno la prima comunione. Voglio ricordare che con gioia l’eucarestia sperimenta in molteplici forme il continuo avverarsi della promessa di Gesù “Ecco io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo”. “ Nell’Eucarestia è racchiuso il bene spirituale della Chiesa, cioè lo stesso Cristo nostra Pasqua è pane vivo che, mediante la sua carne vivificata dallo Spirito, dà vita alla Chiesa.” Tutti noi viviamo dell’Eucarestia dono del Corpo e Sangue di Gesù per la salvezza eterna. La prima lettura è tratta dal profeta Isaia, che parlando al popolo di Israele proclama l’intervento di Dio “Coraggio non temete!! Ecco il vostro Dio. Egli giunge a salvarvi.” Il popolo troverà nuova consolazione. Dio sarà di nuovo vicino ad ognuno, è finita la schiavitù, inizia una nuova creazione, un nuovo rapporto di Dio col creato e con l’umanità. Attraverso la consolazione si rende possibile la manifestazione di Dio “ i ciechi avranno la possibilità di vedere, si schiuderanno gli orecchi dei sordi, nel deserto scaturiranno acque, il suolo riarso avrà sorgenti di acqua”. La consolazione di Dio avviene anche per noi qui e ora, nel nostro presente. Il Vangelo di S. Marco ci porta nel territorio della Decapoli lontano dalla Giudea, Gesù ritorna in Israele e proprio in questo suo itinerario gli portano un sordomuto e lo pregano di imporgli la mano per donargli la guarigione. Gesù fa molto di più di quello che gli viene richiesto, si “ ritira con quell’uomo in disparte, lontano dalla folla” cerca un luogo solitario probabilmente per evitare che qualcuno lo veda o senta quello che fa “guarda verso il cielo, emette un sospiro” come identificare una preghiera silenziosa , “pone le dita negli orecchi e con la saliva gli tocca la lingua” e dice: “ Effatà cioè Apriti.” La guarigione avviene immediatamente: “ gli si aprirono gli orecchi, si sciolse il nodo della lingua, parlava correttamente.” L’episodio termina col comando di Gesù di non dirlo a nessuno, ma essi proclamavano il fatto a tutti. Se ricordate bene i gesti di Gesù sul sordomuto vengono ripresi nel sacramento del Battesimo. Il celebrante ponendo il dito sugli orecchi e sulla bocca del bambino dice che possa Ascoltare e Proclamare la parola di Dio. Tutto questo potrà avvenire se i genitori, padrino e madrina lo coinvolgeranno nel far fruttificare la nuova vita ricevuta da Cristo. Questa pagina del Vangelo ci dice di non essere sordi verso il Signore, e nell’ascoltare meglio le persone che il Padre Celeste ci ha posto accanto, di essere sensibili verso tutti per alleviare il disagio di ogni fratello. “Signore donaci la costanza nell’ascolto della tua Parola.”