S. GIACOMO APOSTOLO
Con la quarta domenica di luglio ricordiamo la 1° Giornata Mondiale dei nonni e degli anziani voluta da Papa Francesco all’interno dell’anno della famiglia. La giornata coglie la testimonianza degli anziani Simeone ed Anna che presso il tempio di Gerusalemme seppero cogliere i segni dello Spirito Santo e avvicinarono la Santa Famiglia. Papa Francesco ci dice che “ancora oggi lo Spirito Santo suscita negli anziani pensieri e parole di saggezza” che si devono cogliere per il bene della comunità. L’orazione di “colletta” inizia con una bella affermazione: Dio nostra forza e nostra speranza, senza di te nulla esiste di valido e di santo. Quante volte abbiamo ripetuto questa affermazione: Dio è la forza del nostro cammino quotidiano, si prende cura di noi e con animo riconoscente cerchiamo di riconoscere i suoi segni di amore nella nostra vita quotidiana. Dio è speranza della vita e può essere trovato da coloro che lo cercano con cuore sincero. Quante volte penso alla ricerca dei Magi che guidati dalla stella vanno fino a Betlemme, alla loro gioia nell’incontro con Gesù. Chi si mette in cammino verso il bene già si avvicina al Signore ed è sorretto dal suo aiuto. cosa chiediamo a Dio: “di effondere su di noi la sua misericordia.” Molte volte abbiamo ascoltato e trovato nella scrittura il termine “Misericordia”, questa è il cuore del messaggio di Gesù: Dio è un Dio pietoso e misericordioso e nel Nuovo Testamento lo chiamiamo Padre misericordioso e Dio di ogni consolazione. Avremo anche noi misericordia se poniamo il nostro cuore vicino all’uomo che è nel bisogno come Dio ha posto il suo accanto al nostro. La liturgia della Parola presenta nella prima lettura tratta dal libro dei Re l’episodio della moltiplicazione di “venti pani di orzo e di grano” operata da Dio attraverso il suo servo Eliseo. Il profeta dice al suo servo: “da’ da mangiare alla gente, perché così dice il Signore: ne mangeranno e ne faranno avanzare”, così avviene secondo la Parola del Signore. Anche il Vangelo di S. Giovanni ci presenta la moltiplicazione dei pani e dei pesci, il nostro Dio è il Dio della abbondanza, non ha misure, non ama il calcolo e la parsimonia: è il Dio della generosità e della tenerezza, è all’opposto di Filippo che pensa con spavento dove andare a comprare il pane per un numero così elevato di persone. Gesù sa già cosa sta per compiere, ma interpella anche Andrea che non parla di comprare, ma presenta a Gesù un ragazzo che in una cesta ha cinque pani e due pesci. Gesù chiede agli apostoli di far sedere la folla e prendendo il pane e i pesci rese grazie e li diede a quelli che erano seduti: erano circa cinquemila uomini. Anche S. Giovanni ci dice che dei pani raccolti riempirono dodici canestri; erano i pezzi avanzati a coloro che avevano mangiato. I due testi ci insegnano di fidarci di Dio in ogni momento senza aver paura di essere soli, Gesù è sempre con noi.